Un nuovo, massiccio disservizio sta colpendo la rete globale proprio in queste ore. Dalle prime ore della mattinata di oggi, venerdì 5 dicembre 2025, migliaia di utenti in Italia e nel mondo stanno riscontrando l’impossibilità di accedere a moltissimi siti web, app e servizi online.
Il colpevole? Ancora una volta sembra essere Cloudflare, il gigante delle infrastrutture web che gestisce il traffico e la sicurezza di una vastissima porzione di Internet.
Cosa sta succedendo: il disservizio in tempo reale
A partire dalle ore 9:50 circa (ora italiana), le segnalazioni di malfunzionamenti sono esplose su piattaforme come DownDetector e X (ex Twitter). Gli utenti che tentano di visitare i loro portali preferiti si trovano davanti a una schermata bianca con il messaggio:
“500 Internal Server Error”
Questo codice di stato HTTP indica che qualcosa è andato storto lato server, ma in questo caso il problema non riguarda i singoli siti, bensì l’infrastruttura che li connette agli utenti finali.
I siti colpiti dal Cloudflare Down
La lista dei servizi impattati è lunga e comprende colossi del tech, e-commerce e piattaforme di intelligenza artificiale. Tra i nomi più altisonanti che risultano irraggiungibili o instabili segnaliamo:
- ChatGPT (OpenAI) e servizi correlati.
- Perplexity AI e Claude.
- LinkedIn: il social network professionale sta riscontrando gravi problemi di caricamento.
- MediaWorld e altri grandi e-commerce (un problema critico nel periodo dello shopping natalizio).
- DownDetector: ironicamente, anche il sito che monitora i disservizi utilizza Cloudflare ed è andato offline a tratti.
- Discord e servizi di messaggistica minori.
Le cause: cosa dice Cloudflare?
Cloudflare ha aggiornato tempestivamente la sua Status Page, confermando l’incidente. Nel comunicato ufficiale rilasciato pochi minuti dopo l’inizio del blackout, l’azienda ha dichiarato:
“Stiamo investigando problemi con la Dashboard di Cloudflare e le relative API. I clienti potrebbero riscontrare errori e fallimenti nelle richieste.”
Tecnicamente, si parla di una “internal service degradation” (degrado interno del servizio). Sebbene la rete CDN (che serve i file statici) sembri parzialmente funzionante, sono le chiamate alle API e la gestione dinamica del traffico ad essere andate in tilt, rendendo di fatto inaccessibili i siti che si appoggiano a queste tecnologie per funzionare.
Non è la prima volta quest’anno: un episodio simile si era verificato a novembre, sollevando dubbi sulla centralizzazione di così tanti servizi web su un unico fornitore.
Cosa fare se il tuo sito è offline?
Se sei un utente che sta cercando di navigare o un gestore di un sito web colpito, purtroppo non c’è molto che tu possa fare direttamente. Il problema è a monte, nei data center di Cloudflare.
Ecco i consigli attuali:
- Non aggiornare compulsivamente la pagina: Rischieresti solo di sovraccaricare ulteriormente la cache locale.
- Controlla lo stato ufficiale: Visita cloudflarestatus.com per aggiornamenti in tempo reale (se raggiungibile).
- Usa una VPN? Non serve. Essendo un problema infrastrutturale globale, cambiare il tuo indirizzo IP difficilmente risolverà il problema, poiché l’errore risiede tra il server del sito e la rete di distribuzione.
Mentre i tecnici di San Francisco sono al lavoro per ripristinare il servizio, questo ennesimo “down” ci ricorda quanto la nostra vita digitale sia fragile e dipendente da pochi, enormi attori globali.
Rimanete sintonizzati su OfferteNumberOne.it: aggiorneremo questo articolo non appena la situazione tornerà alla normalità o verranno rilasciati dettagli tecnici più precisi sulle cause del guasto.
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